Le parole del Papa e i cattolici sordi

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Santino-Don-MarioCaro Direttore,

questa parola del Papa detta ai cardinali, è davvero sconvolgente! E mi chiedo quanti sono i credenti, non dico solo i cattolici, che ci credono e si rendono conto di ciò che vuol dire?

La nostra vita dipende dall’idea che noi abbiamo di Dio, e purtroppo, quante idee sbagliate di Dio ci sono nel cuore delle persone.

Basti pensare alle attuali tragedie per le guerre di religione o alle varie forme di superstizione religiosa che circolano in giro … .

Affermare che Dio è nel cuore degli atei, significa ricordare la verità che Dio è “immanente e trascendente”, cioè è in noi e fuori di Dio, essendo spirito, il principio della vita, di ogni forma di vita.

 

 

Quanto è necessario, come sta facendo in tutti i modi Papa Francesco, ricordare che Dio è Dio, e cioè non dipende da noi.

Lui è il Padre Creatore, è il datore di ogni vita, è l’Amante della vita, è il Misericordioso, è come il sole che tutti illumina, riscalda, vivifica.

Come non si può fermare o distruggere la forza del sole, così non si può ridurre, consumare, distruggere Dio, il Signore del tempo e dell’eternità.

Ricordare che Dio è in ogni uomo, significa, riscoprire la dignità di ogni persona che vive ed è amata da Dio. Sottolineo che nessuno è mai solo, perché tutti siamo abitati da Dio, che vuole inondare la vita di amore e di speranza.

Ma soprattutto dire a tutti: tu non puoi uccidere nessuno, perché tutti sono abitati da Dio, sono figli amati da Dio!

Queste parole, se capite, sono davvero “la rivoluzione della speranza”, di un mondo nuovo in cui Dio ritorna ad essere il fondamento della pace, del dialogo, della fiducia reciproca.

Il problema però, se vogliamo essere sinceri, è che ben pochi, anche tra i cattolici, credono alle parole del Papa e ne traggono le conseguenze per un cambiamento davvero urgente e necessario per una vita nella giustizia e nel rispetto universale.

Don Mario Foradini

Torino, 16.02.2015