Nessuno ha il diritto di uccidere

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bimboCaro Direttore, leggo sul giornale che le donne hanno il diritto di uccidere con l’aborto il proprio figlio. Non è vero, mai! Nessuno ha il diritto di uccidersi, né di uccidere. La vita è un dono e nessuno può né distruggerla, né distruggersi, come nessuno ha il diritto di avvelenare l’acqua e la terra. 

La negazione del valore del primo bene, la vita, porta alla morte della verità che è la morte peggiore. Chi uccide la verità, uccide la pace personale e sociale. Torino è piena di persone, specie dopo i 50 anni, pieni di rimorsi e di ansie perché da giovane hanno ucciso il loro figlio. Chi uccide il figlio, in qualunque modo, uccide se stesso, la pace e la gioia di vivere. Qui non si tratta né di leggi dello Stato, né di partiti, né di Religioni, si tratta della verità: la vita non si può toccare, mai. Milioni e milioni di bambini che hanno il diritto di viver, vengono uccisi da chi dice che ha il diritto di ucciderli! Veramente occorre ribadire che il più grande male che nella vita si può compiere è uccidere un bambino! Come è possibile non rendersi conto che chi avvelena o fa morire il seme, impedisce la vita nella sua grandezza e bellezza senza fine? La vita è intoccabile, questa è la verità e nessuno può agire o pensare al contrario. Non si ha mai la libertà di essere contro la verità del valore unico, primario, assoluto della vita umana. Non si può uccidere mai! Nessuno ha il diritto di compiere un assassinio e uccidere il proprio figlio. Il comando “non uccidere” vale per tutti, è universale.

 

Don Mario Foradini

 

Pubblicato su "La Stampa" il 10/08/2020