Parrocchia San Secondo

40 anni di ricerca

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Pubblicato Giovedì, 14 Gennaio 2016 16:40

Non è facile esprimere quest’esperienza che ha raggiunto ormai circa 40 anni come Parroco. Fin dai primi giorni, quando nel 1976 sono giunto da S. Anna a S. Secondo, ho cercato di “immergermi” nella figura di Mons. Pinardi, mio predecessore dal 1912 al 1962. Ascoltando i parrocchiani che l’avevano conosciuto, sentendo le testimonianze del processo canonico per la sua beatificazione, leggendo i libri sulla sua figura, davvero santa, di Pastore e di grande sapiente, ho trovato in Lui una guida per la mia missione di Pastore di questa Chiesa vicino a Porta Nuova, vero “assaggio” di vita e di esperienze diverse e variegate!

Tre sono state le linee pastorali che ho cercato di vivere insieme alla mia comunità Kisima, nata nel 1973 e ai carissimi Parrocchiani di San Secondo, Fede, Fraternità, Festa! In questa avventura cristiana, mi sono reso conto che l’essenziale nel cammino, è “cercare ogni giorno di allargare il cuore” per lasciare che i fratelli dimorino in profondità! Attraverso le varie iniziative pastorali di Catechesi, Liturgia, Carità, in comunione con la Diocesi e la nostra Unità Pastorale Crocetta, si è cercato di vivere il più possibile la grande parola sulla vita che deve essere “bella,buona e beata”! La parola di S. Agostino “nessuno è felice come Dio, nessuno fa felice come Dio” posta a fianco dell’altare Maggiore, ci ha illuminati in questi anni, aiutandoci a comprendere sempre più la parola del Vangelo che parafrasata suona così: “In principio era la Festa, la Festa era presso Dio e la Festa era Dio … e la Festa si fece carne e vene ad abitare in mezzo a noi”. In questi anni ci siamo fatti aiutare nel cammino spirituale e pastorale, da varie Comunità da cui periodicamente andiamo ad attingere “luce e forza di Spirito Santo”! Mi riferisco in modo particolare a Taizé, Bose, Padre Gasparino a Cuneo, Spello, Pra’ di Mill, Lourdes, perché la Parrocchia ha bisogno di essere alimentata anche da altre esperienze che completano e perfezionano il cammino. Essendo al centro delle problematiche della vita della Stazione, abbiamo anche cercato, in questi anni, si rispondere a varie necessità con attenzione, condivisione, sostegno ai più povero, collaborando con le varie associazioni in favore degli ultimi di questa zona della città. Cammin facendo si sono create anche delle strutture per soddisfare varie esigenze. La Casa Alpina di Pragelato per i ragazzi, i giovani, le famiglie. L’Opera della Misericordia Mons. Pinardi per varie categorie di persone, si sono acquistati alcuni alloggi per le famiglie più povere, in modo particolare ci si è impegnati per la costruzione della Clinica della Memoria in Collegno, per i malati di Alzheimer di prossima inaugurazione; venendo incontro a varie richieste si è sostenuto in Tanzania l’ospedale di Heka, il Dispensario di Makambako, e in Madagascar il Dispensario di Ivoto. Ultima in ordine di tempo la Cappella del Monastero delle Clarisse di Scutari in Albania. In questi anni si sono sistemati per una maggiore funzionalità, la Sala Incontri, il Teatro San Secondo, l’Oratorio per i ragazzi e si è potuto ristrutturare la Chiesa per darle splendore e bellezza, a lode del Signore! Dal 1995 abbiamo cominciato a diffondere il Rosario per ottenere il dono dello Spirito Santo, ormai diffuso in tante parti del mondo, facendoci comprendere sempre di più il primato e il dono dello Spirito nella vita della Chiesa e dell’umanità. Anche i Libretti Pastorali sono un valido aiuto per aiutarci nel cammino cristiano, cercando il più possibile dimettere in pratica il grande insegnamento di fr. Roger “semplicitè, semplicité”. Si è tentato anche di lanciare qualche messaggio, tramite i giornali, a questa città che ha tanto la necessità di ritrovare una sua identità umana e cristiana, dopo i cambiamenti antropologici di questi anni. Mai come oggi i cristiani devono essere presenti con coraggio e profezia, per dare un senso nuovo a questa vita che rischia di diventare sempre più una schiavitù senza spazi di vero rinnovamento umano e sociale. Sovente mi chiedono: qual è l’esperienza che più raccomandi ai giovani sacerdoti? Rispondo: la “benedizione delle Famiglie” specie oggi che c’è meno tempo perché davvero entrare nelle case significa entrare ancor di più nel cuore e questo è ciò che conta per chi è Pastore! “Uscire, bussare” è davvero urgente affinchè i cuori si sentano amati da chi ha la gioia di essere cosciente dell’Amore senza fine. Lo Spirito Santo, specie in questo Anno Santo, ci aiuti ad esperimentare sempre più la bellezza della vita cristiana, vera luce per tutti. Speriamo nella “fioritura della Chiesa”!

Don Mario Foradini

Torino, 22.12.2015